lunedì 5 novembre 2012

Pelli grezze, l’effetto-cambio frena i prezzi a settembre

Settembre porta in basso i prezzi internazionali delle pelli grezze. Rispetto al mese di agosto il sotto indice Prometeia dei prezzi in euro delle commodity industriali segnala una caduta del 4,8% per le pelli salate. Una prima significativa inversione di tendenza che non trova però un riscontro sulla piazza di Chicago dove il listino dell’Heavy native steers, benchmark americano, si è mantenuto a 86 cent di dollaro per pound, confermando il livello di agosto. Su base annua si registra un leggero scarto positivo nell’ordine di 1,1 punti percentuali.

martedì 23 ottobre 2012

Falsi, scarpe e vestiario guidano la classifica con 2,5 miliardi

Tra abbigliamento, calzature e accessori il mercato italiano del falso vale quasi 2 miliardi e mezzo di euro. E’ il più rilevante in assoluto, seguito da Cd, Dvd e prodotti alimentari.
Nel complesso, con un fatturato di 6,9 miliardi di euro, i prodotti contraffatti generano un mancato gettito di un miliardo e 700 milioni, cifra che sale a 4,6 miliardi se si comprende anche l’indotto.

lunedì 22 ottobre 2012

Settembre rilancia gli acquisti di abbigliamento e calzature

E' il primo dato positivo da luglio 2011 per gli acquisti di abbigliamento e calzature. Questo per lo meno è quanto emerge a settembre dal Barometro Cashless di  Cartasì (un indicatore sintetico dell’andamento delle spese degli italiani in termini nominali, con buone doti anticipatorie), che attesta a un robusto più 8,9% rispetto al settembre 2011 l’aumento della spesa in scarpe e vestiti effettuata con carte di credito.

giovedì 4 ottobre 2012

Controtendenza, nel 2011 gli italiani aumentano la spesa in calzature

Una buona notizia. Nel 2011 la spesa delle famiglie italiane per l’acquisto di calzature ha rubricato un più 1,5%. E questo in termini reali, al netto cioè dell’inflazione. Se guardiamo invece alla spesa corrente l’aumento è stato del 3% tondo.

Spesa delle famiglie italiane in calzature

Anno Mln di € correnti Var. % Quota  su tot. consumi Mln di € concaten. Var. %
1992 9.128 - 1,9% 14.076 -
1993 8.824 -3,3% 1,8% 13.137 -6,7%
1994 9.785 10,9% 1,9% 14.056 7,0%
1995 10.342 5,7% 1,9% 14.127 0,5%
1996 10.636 2,8% 1,8% 13.892 -1,7%
1997 11.381 7,0% 1,9% 14.432 3,9%
1998 11.956 5,1% 1,9% 14.686 1,8%
1999 12.230 2,3% 1,8% 14.660 -0,2%
2000 12.935 5,8% 1,8% 15.043 2,6%
2001 13.525 4,6% 1,8% 15.144 0,7%
2002 13.821 2,2% 1,8% 14.856 -1,9%
2003 13.978 1,1% 1,8% 14.518 -2,3%
2004 13.959 -0,1% 1,7% 14.175 -2,4%
2005 14.243 2,0% 1,7% 14.243 0,5%
2006 14.331 0,6% 1,6% 14.186 -0,4%
2007 14.753 2,9% 1,6% 14.427 1,7%
2008 14.613 -1,0% 1,6% 14.109 -2,2%
2009 12.948 -11,4% 1,4% 12.375 -12,3%
2010 13.026 0,6% 1,4% 12.343 -0,3%
2011 13.414 3,0% 1,4% 12.523 1,5%






Trend Calzaturiero su dati Istat


giovedì 27 settembre 2012

Dati Istat, in picchiata le importazioni di scarpe dal Far East

L’Asia? Perde vistosamente terreno sul mercato italiano. Cina in testa, che nei primi sei mesi di quest’anno ha riversato in Italia un quantitativo di scarpe inferiore del 15% ai livelli di un anno fa.
In tutto meno di 71 milioni di paia, ma erano oltre 83 milioni nel gennaio-giugno 2011. Segno che qualcosa sta cambiando anche per il Dragone, che dopo una feroce campagna di vendite sottocosto sta accusando adesso gli effetti di un cambiamento strutturale in Europa dei modelli di spesa imposto dalla crisi.

Si sgonfia l'import dal Dragone


Importazioni italiane di scarpe nel I semestre 2012

Paia I sem. 2011 I sem. 2012 Var. %
Mondo 192.455.674 166.535.560 -13,5%
Extra-Ue 140.521.319 114.321.366 -18,6%
Cina 83.361.132 70.787.463 -15,1%
Ue-27 51.934.355 52.214.194 0,5%
Romania 16.614.106 13.227.433 -20,4%
Belgio 7.389.433 8.580.277 16,1%
Vietnam 10.898.474 8.129.924 -25,4%
Spagna 6.408.223 6.988.441 9,1%
Francia 3.763.863 5.726.080 52,1%
Tunisia 6.846.113 5.623.510 -17,9%
Paesi Bassi 5.028.286 5.606.571 11,5%
Indonesia 6.984.968 5.070.519 -27,4%
India 5.907.979 3.987.604 -32,5%
Germania 2.609.006 2.527.793 -3,1%
Regno Unito 1.038.281 1.152.160 11,0%




Euro I sem. 2011 I sem. 2012 Var. %
Mondo 2.004.547.608 1.926.970.165 -3,9%
Extra-Ue 1.082.927.530 963.664.528 -11,0%
Ue-27 921.620.078 963.305.637 4,5%
Cina 409.942.013 399.476.523 -2,6%
Romania 226.551.770 205.076.781 -9,5%
Belgio 171.785.461 188.070.411 9,5%
Paesi Bassi 130.799.644 143.626.724 9,8%
Francia 91.056.409 117.770.390 29,3%
Spagna 93.476.285 106.475.990 13,9%
Vietnam 113.365.470 97.036.389 -14,4%
Tunisia 87.497.044 77.067.386 -11,9%
Indonesia 79.524.150 71.752.393 -9,8%
Albania 55.794.253 59.364.051 6,4%
India 76.637.659 54.845.933 -28,4%
Bosnia-Erzegovina 57.449.690 50.323.057 -12,4%
Germania 36.847.777 37.046.602 0,5%
Bulgaria 37.625.035 33.334.756 -11,4%
Regno Unito 30.362.399 32.110.669 5,8%
Serbia 21.271.506 20.420.030 -4,0%
Ungheria 27.323.727 19.744.045 -27,7%
Brasile 34.822.412 13.598.288 -60,9%
Macedonia 14.981.331 12.827.223 -14,4%
Slovacchia 9.917.941 8.762.048 -11,7%
Croazia 9.567.897 7.198.453 -24,8%




Fonte: Trend Calzaturiero su dati Istat

mercoledì 26 settembre 2012

Consumi, rimbalzo ad agosto secondo Cartasì. L’e-commerce esce dalla nicchia

Un agosto meno teso, senza impennate degli spread sui mercati finanziari e surriscaldato solo dalle temperature oltre le medie stagionali, ha lasciato il segno più sui consumi.
Un robusto 3,8% di crescita rispetto ad agosto 2011. Stiamo parlando degli acquisti effettuati con carta di credito e rilevati dal Barometro Cashless di Cartasì. Un buon anticipatore di quelle che sono poi le tendenze generali dei consumi, ovvero le dinamiche desunte dall’indice Istat delle vendite al dettaglio.

giovedì 20 settembre 2012

Nuovi modelli: come produrre in una società che cambia

La ripresa? Non ci sarà. O per lo meno non secondo le vecchie regole. La ragione è che stanno rapidamente cambiando i modelli di sviluppo. E con questi gli stili di vita e di consumo e gli stessi sistemi di misurazione del benessere.

mercoledì 19 settembre 2012

Crisi frena export di scarpe, ma fatturato continua a crescere

L’export arranca, ma il fatturato oltre confine continua a macinare progressi per il calzaturiero italiano. I dati, riferiti al primo semestre 2012, quantificano il giro d’affari legato all’export poco al di sotto dei 3,8 miliardi di euro, corrispondenti a un aumento del 4,9% rispetto alla prima metà del 2011. Il dato fisico restituisce però una battuta d’arresto, con le vendite all’estero (in tutto 113 milioni di paia) scese dell’8,9% su base annua.

Così l'export di calzature italiane nel I semestre 2012

Paia I sem. 2011 I sem. 2012 Var. %
Mondo 124.119.034 113.092.828 -8,9%
Ue-27 91.602.435 78.549.297 -14,2%
Extra Ue 32.516.599 34.543.531 6,2%
Francia 23.406.006 20.451.103 -12,6%
Germania 20.350.940 16.987.316 -16,5%
Regno Unito 8.618.331 7.919.419 -8,1%
Stati Uniti 6.281.880 6.477.292 3,1%
Svizzera 5.986.541 6.028.628 0,7%
Spagna 6.466.159 5.580.935 -13,7%
Paesi Bassi 6.140.087 4.809.809 -21,7%
Belgio 4.689.413 4.173.662 -11,0%
Russia 3.512.780 3.683.559 4,9%
Grecia 3.334.710 2.657.968 -20,3%
Austria 3.407.697 2.603.660 -23,6%
Giappone 1.655.961 1.834.388 10,8%
Romania 2.123.046 1.641.087 -22,7%
Cina 473.399 710.061 50,0%
Tunisia 168.384 104.545 -37,9%
.000 di € I sem. 2011 I sem. 2012 Var. %
Mondo 3.584.324 3.761.176 4,9%
Ue-27 2.128.038 2.042.024 -4,0%
Extra Ue 1.456.286 1.719.152 18,1%
Francia 581.572 586.961 0,9%
Germania 465.812 429.865 -7,7%
Stati Uniti 327.274 365.608 11,7%
Svizzera 260.896 316.765 21,4%
Russia 244.049 281.222 15,2%
Regno Unito 211.546 219.473 3,7%
Belgio 147.651 149.345 1,1%
Paesi Bassi 145.848 133.188 -8,7%
Spagna 147.736 131.262 -11,2%
Hong Kong 80.966 111.961 38,3%
Giappone 90.265 106.084 17,5%
Austria 87.226 78.827 -9,6%
Grecia 59.891 41.417 -30,8%
Emirati Arabi Uniti 37.165 41.156 10,7%
Ucraina 37.893 40.190 6,1%
Polonia 45.938 39.819 -13,3%
Canada 36.148 35.652 -1,4%
Turchia 25.101 30.669 22,2%
Danimarca 26.228 23.736 -9,5%




Fonte: Trend Calzaturiero su dati Istat

lunedì 17 settembre 2012

Pelli grezze, agosto caldo sui mercati internazionali

Le lancette dei prezzi del pellame grezzo puntano ancora al rialzo nel mese di agosto. Le ultime evidenze sulla piazza Usa di Chicago indicano per l’Heavy native steers oltre 53 lbs, benchmark del mercato americano, un livello di 86 centesimi di dollaro per libbra, Fob shipping point, massimo da luglio 2011. In un mese il listino ha inanellato un progresso del 2,4%, mentre su agosto 2011 il differenziale (sempre positivo) è di circa un punto percentuale.

lunedì 10 settembre 2012

A picco Pil e consumi. A ottobre possibili tagli agli incentivi alle imprese e tax expenditure

Il Pil arretra. Perde, nel secondo trimestre 2012, il 2,6% a distanza di un anno. In termini nominali sono 6 miliardi abbondanti di ricchezza nazionale andati in fumo in soli dodici mesi. Ma la perdita supera i 9 miliardi se calcolata al netto dell’inflazione.

venerdì 7 settembre 2012

Casi aziendali: Right Shoes, così l’e-commerce “prende piede”

Un tasso di reso troppo elevato: si calcola tra il 35 e il 45 per cento. Correlato all’impossibilità di stabilire con certezza  la misura delle scarpe negli acquisti on line. Un fattore, questo, che sta di fatto comportando un freno allo sviluppo dell’e-commerce nel comparto calzaturiero.

mercoledì 8 agosto 2012

Tod’s, il baricentro si sposta all’estero. Oltre confine quasi il 60% del fatturato

Corre il fatturato del Gruppo Tod’s nel primo semestre 2012. Un robusto 9,8% di crescita che incorpora i forti progressi in Nord America (+30%) e nei mercati asiatici, dove le vendite avanzano a un ritmo annuo del 55,6%.
In Italia il bilancio di metà anno resta invece negativo, con i ricavi alleggeriti del 12% rispetto ai primi sei mesi 2011.

martedì 7 agosto 2012

A picco la produzione industriale. Calzaturiero lascia sul terreno il 17%

L’Istat parla chiaro. Nel primo semestre 2012 la produzione industriale si è ridimensionata in Italia del 7%.
Arretrano tutte le componenti: i beni di consumo, durevoli e non, i beni strumentali, gli intermedi e il ramo energia.
L’Istituto nazionale di statistica ci informa anche che la produzione industriale, sempre nella prima metà di quest’anno, ha perso il 10,7% nel settore tessile, abbigliamento e calzature.

lunedì 6 agosto 2012

Calzature, Veneto a export ridotto (soffrono soprattutto Treviso e Verona). A picco la Puglia.

Sono due i poli regionali che mostrano segni di sofferenza nel settore calzaturiero. Il Veneto, seppure in misura minore, e la Puglia, che sembra invece accusare in modo più evidente la crisi. Guardando i dati del primo trimestre 2012 emerge, nella regione leader italiana per l’export di calzature, una flessione delle vendite all’estero del 2,6% rispetto ai primi tre mesi del 2011. Con il fatturato delle aziende venete sceso a 630 milioni di euro (erano 647 milioni nel gennaio-marzo 2011).

Export regionale di calzature (dati in €)



I trim. 2011 I trim. 2012 Var. %
Piemonte 58.422.776 60.748.363 4,0%
Valle d'Aosta 131.880 55.166 -58,2%
Lombardia 254.861.020 281.129.635 10,3%
Liguria 976.555 1.569.458 60,7%
Trentino Alto Adige 15.259.937 16.754.802 9,8%
Veneto 647.339.546 630.203.651 -2,6%
Friuli Venezia Giulia 4.448.213 2.904.787 -34,7%
Emilia Romagna 157.544.324 190.329.772 20,8%
Toscana 442.629.010 468.881.949 5,9%
Umbria 16.874.551 17.719.506 5,0%
Marche 419.305.029 452.835.975 8,0%
Lazio 31.307.192 27.027.759 -13,7%
Abruzzo 13.622.887 12.222.621 -10,3%
Molise 1.467.729 2.758.813 88,0%
Campania 63.434.317 67.529.103 6,5%
Puglia 66.611.105 58.278.327 -12,5%
Basilicata 5.849 26.266 349,1%
Calabria 121.375 76.981 -36,6%
Sicilia 590.763 1.021.978 73,0%
Sardegna 2.517.359 1.656.611 -34,2%
Regioni non specificate 1.749.753 1.918.387 9,6%
Italia 2.199.221.170 2.295.649.910 4,4%




Fonte: Trend Calzaturiero su dati Istat

giovedì 2 agosto 2012

Paradossi della crisi: più negozi di calzature. Ma i consumi non andavano a picco?

Ma come? I consumi procedono a passo di gambero e i punti di vendita al dettaglio, nel settore calzaturiero, crescono di numero? Sembrerebbe di sì. Se non altro questo dicono i dati elaborati da Confcommercio nel Rapporto sulle economie territoriali.

La Consip del calzaturiero si chiama Rec, Rete europea calzature

Centralizzare gli acquisti, come la Consip, struttura che il Governo ha voluto recentemente potenziare per realizzare il suo ambizioso programma di spending review.
La logica è la stessa dei gruppi di acquisto. Mentre l’obiettivo è fare massa critica per risparmiare sui costi di approvvigionamento di pellame, imballaggi e prodotti energetici.

mercoledì 1 agosto 2012

Geox vira verso i Paesi emergenti. In Italia il fatturato cede l’8%.

La crisi dei consumi in Italia pesa anche sul fatturato del Gruppo Geox. Nei primi sei mesi del 2012 le vendite sul mercato interno hanno sperimentato una contrazione del 7,9%. Ma il Gruppo calzaturiero di Biadene di Montebelluna accusa una contrazione del giro d’affari anche nel resto d’Europa (-4,8%) e in Nord America (-3,9%). L’unico segno più viene dagli altri Paesi, dove il fatturato nel bilancio di metà anno ha fatto segnare una crescita del 7,6%.

lunedì 30 luglio 2012

Quella doppia marcia del fatturato Tod’s

La crisi dei consumi  e il diverso ritmo di marcia rispetto alle esportazioni emergono, in tutta la loro evidenza, anche dal resoconto intermedio sulla gestione del gruppo Tod’s.
Basti pensare che il fatturato, che nel primo trimestre 2012 ha fatto segnare nel complesso un robusto più 8% su base annua, ha ceduto ben 4 punti percentuali sul mercato italiano. Rafforzandosi invece del 5% in Europa (al netto dell’Italia), ma di oltre il 21% in Nord America e addirittura di quasi il 50% in Asia e nel resto del Mondo.

domenica 29 luglio 2012

Consumi: male maggio, ma giugno promette rimbalzo.

A maggio è andata ancora male sul fronte consumi. Ma giugno promette un rimbalzo. Lo si evince se non altro dal consueto reporting di Cartasì sugli acquisti effettuati dalle famiglie italiane con carta di credito.
Ebbene i dati, che avevano anticipato il collo di aprile e l’ulteriore dietro front di maggio – un risultato, quest’ultimo, che l’Istat ha ufficialmente quantificato nei giorni scorsi in un meno 2% sul maggio 2011, tra generi alimentari e non (-6,8% per calzature e articoli in pelle, meno 4% per abbigliamento e pellicceria) - indicano per giugno un più 3,9% nominale (si tratta del valore corrente degli acquisti, che incorpora cioè la dinamica sia delle quantità, sia dei prezzi).

giovedì 26 luglio 2012

La Bce esce dal letargo. Ora però servono i fatti

L’unica cosa che poteva salvare l’euro era un’uscita pubblica come quella di Draghi, al timone della Bce, l’Autorità monetaria europea.
Se seguiranno i fatti, vale a dire gli acquisti da parte della Banca centrale europea dei titoli di stato “periferici”, con la riattivazione del Security market programme (Smp), in letargo dallo scorso febbraio, forse la valuta comune potrà  rivivere una sua primavera.

mercoledì 25 luglio 2012

Calzature: Italia frena, ma cedono sull'export anche Belgio e Germania

Non c’è dubbio, preoccupa il meno 10% dell’export di calzature italiane, sceso a tutto aprile 2012 a 82,5 milioni di paia. Ma il dato, se non altro (si dirà: magra consolazione), appare solidale con la dinamica di altri esportatori europei di calibro, come Belgio e Germania, che hanno inviato all’estero il 9,7 e il 7,3 per cento in meno di scarpe in questi primi quattro mesi dell’anno. Rispettivamente 77,4 e 70,2 milioni di paia, dicono i dati Eurostat che abbiamo appena elaborato.

Esportazioni di calzature dai paesi Ue


Paia Gen-apr 2011 Gen-apr 2012 Var. %
Italia 91.824.459 82.534.765 -10,1%
Belgio 85.810.513 77.447.138 -9,7%
Germania 75.779.248 70.269.380 -7,3%
Spagna 47.908.028 54.924.329 14,6%
Paesi Bassi 54.719.150 50.780.541 -7,2%
Francia 28.785.444 30.560.760 6,2%
Slovacchia 39.301.596 29.888.561 -24,0%
Regno Unito 32.459.644 26.363.619 -18,8%
Portogallo 23.742.678 22.236.805 -6,3%
Romania 20.135.821 18.028.616 -10,5%
Polonia 15.131.821 16.888.722 11,6%
Repubblica Ceca 21.157.914 13.109.703 -38,0%
Slovenia 3.357.672 8.896.780 165,0%
Austria 9.657.692 8.534.152 -11,6%
Danimarca 8.320.420 8.254.827 -0,8%
Ungheria 12.544.253 7.601.653 -39,4%
Grecia 4.092.682 4.694.885 14,7%
Bulgaria 4.704.672 4.075.959 -13,4%
Irlanda 2.603.782 3.455.575 32,7%
Svezia 3.310.029 3.393.793 2,5%
Lituania 1.227.065 1.405.053 14,5%
Finlandia 1.063.989 1.023.641 -3,8%
Estonia 935.567 909.203 -2,8%
Lettonia 512.599 691.058 34,8%
Malta 91.849 553.515 502,6%
Lussemburgo 652.819 193.021 -70,4%
Cipro 197.248 158.379 -19,7%




Euro Gen-apr 2011 Gen-apr 2012 Var. %
Italia 2.543.612.884 2.631.296.959 3,4%
Belgio 1.050.863.457 1.187.480.345 13,0%
Germania 1.118.941.988 1.156.584.440 3,4%
Spagna 758.218.034 779.697.255 2,8%
Paesi Bassi 726.436.972 748.405.957 3,0%
Francia 565.332.793 639.518.487 13,1%
Portogallo 480.727.299 485.713.070 1,0%
Regno Unito 348.283.012 378.374.069 8,6%
Romania 309.440.832 294.842.983 -4,7%
Slovacchia 252.030.088 276.098.614 9,5%
Austria 217.659.452 214.873.825 -1,3%
Danimarca 182.744.724 201.752.405 10,4%
Polonia 145.420.584 170.802.891 17,5%
Repubblica Ceca 120.279.607 162.486.665 35,1%
Ungheria 94.633.526 85.173.518 -10,0%
Svezia 61.942.185 67.166.270 8,4%
Slovenia 36.763.212 38.189.342 3,9%
Bulgaria 40.414.093 36.304.948 -10,2%
Finlandia 32.003.999 30.789.767 -3,8%
Grecia 22.073.827 22.467.385 1,8%
Lussemburgo 26.938.915 20.443.866 -24,1%
Irlanda 16.137.703 17.906.536 11,0%
Estonia 15.542.907 16.766.594 7,9%
Lituania 9.555.164 14.910.339 56,0%
Lettonia 7.328.320 13.766.637 87,9%
Cipro 2.671.247 3.506.305 31,3%
Malta 1.471.213 1.430.638 -2,8%




Fonte: Trend Calzaturiero su dati Eurostat

I dati includono le esportazioni intracomunitarie

martedì 24 luglio 2012

La crisi zavorra l’export di calzature italiane

L’allarme questa volta viene direttamente dall’Anci, l’Associazione degli industriali calzaturieri. Il dato che genera apprensione è il meno 10% dell’export fisico di calzature made in Italy.  Un risultato accumulato in quattro mesi, da gennaio ad aprile 2012, edulcorato solo dal 3,5% di crescita annua del fatturato oltre confine, riconducibile a un aumento del 15% del valore medio unitario.

martedì 17 luglio 2012

Giugno raffredda i prezzi delle commodity industriali. Ma le pelli puntano ancora al rialzo.

Giugno chiude con un calo significativo dei prezzi delle commodity industriali. E anche le imprese del sistema moda raccolgono i benefici di una condizione disinflattiva dei mercati internazionali delle materie prime.
Lo rileva Prometeia nella sua consueta analisi mensile, segnalando che i costi di approvvigionamento del comparto moda hanno registrato un calo del 2% rispetto a maggio.

lunedì 16 luglio 2012

Calzature e articoli in pelle, in cinque mesi export avanza del 6,4%

Calzature e articoli in pelle mantengono all’estero un buon ritmo di crescita. Nei valori monetari comunicati oggi dall’Istat le esportazioni hanno messo a segno un progresso del 6,4%, avanzando a un passo più sostenuto rispetto alla dinamica complessiva delle esportazioni italiane (+3,9%). La variazione, su base annua, è riferita al periodo gennaio-maggio 2012.

martedì 10 luglio 2012

I reverse dell’euro sulla competitività dell’industria italiana

Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ci informa che tra i paesi del Club della moneta comune “c’è la volontà di salvare l’euro”.
Una volontà che si scontra però con i tempi quaresimali della politica (basti pensare che in Germania sul fondo di stabilità europeo dovrà esprimersi la Corte costituzionale). Tempi infinitamente lunghi rispetto a quelli (brevissimi) dei mercati finanziari.

giovedì 5 luglio 2012

Istat, scende a 134 euro la spesa mensile 2011 in abbigliamento e calzature (-6%)

A certificare il calo degli acquisti di abbigliamento e calzature questa volta è l’Istat. Nel report annuale sui consumi delle famiglie l’Istituto nazionale di statistica quantifica la spesa media mensile per nucleo in 134 euro, contro i 142 del 2010 e del 2009. In pratica ogni famiglia avrebbe speso l’anno scorso 8 euro in meno al mese per acquistare scarpe e vestiario, corrispondenti a una flessione di circa il 6% su base annua.

mercoledì 4 luglio 2012

Lo scandalo Libor e il t(ri)onfo della finanza

Lo scandalo Libor (ed Euribor) dimostra, ancora una volta, che le economie occidentali, soprattutto quella europea e americana, hanno miopicamente optato per una terziarizzazione timonata dalla finanza, lasciando cadere, sotto i colpi della manifattura dei Bric (comprendendo nella sigla l’insieme dei paesi emergenti), un impianto industriale con solide tradizioni che ha finito col perdere pezzi (talvolta strategici) e trascinare nelle sabbie mobili della recessione l’economia del Vecchio continente.

lunedì 2 luglio 2012

Frena l’import di scarpe dal Far east, tiene solo Pechino

Un assegno di 1,17 miliardi di euro. Grosso modo analogo a quello dell’anno scorso. A tanto ammonta la spesa per le importazioni di scarpe in Italia nel primo trimestre 2012.
Il made in China ha rastrellato 274 milioni, importo che non ha subito variazioni sostanziali rispetto ai primi tre mesi del 2011. Dalla Romania le importazioni si sono invece ridotte in valore del 3,5%, mentre il Belgio, attivo nel trade, ha incrementato il fatturato in Italia di quasi il 16%.

Importazioni italiane di calzature (dati in euro)



Gen-mar 11 Gen-mar 12 Var. %
Mondo 1.177.473.571 1.172.298.551 -0,4%
Extra-Ue 668.361.936 615.350.664 -7,9%
Ue-27 509.111.635 556.947.887 9,4%
Cina 274.864.007 274.120.659 -0,3%
Romania 116.649.935 112.532.657 -3,5%
Belgio 93.486.282 108.175.400 15,7%
Paesi Bassi 72.709.716 84.017.137 15,6%
Spagna 55.121.808 68.831.522 24,9%
Vietnam 72.019.132 65.002.380 -9,7%
Indonesia 51.923.467 48.823.906 -6,0%
Tunisia 44.162.884 41.355.152 -6,4%
India 42.712.206 36.302.377 -15,0%
Albania 28.583.848 29.213.219 2,2%
Bosnia 28.325.498 25.445.752 -10,2%
Regno Unito 20.120.190 21.520.728 7,0%
Germania 18.973.745 21.497.128 13,3%
Bulgaria 17.082.812 17.552.182 2,7%
Brasile 26.922.924 11.921.297 -55,7%
Serbia 12.338.672 10.835.154 -12,2%
Ungheria 12.172.048 9.232.383 -24,2%
Macedonia 7.353.528 6.212.211 -15,5%
Slovacchia 5.430.641 4.035.579 -25,7%
Croazia 5.561.513 3.813.338 -31,4%




Fonte: Trend Calzaturiero su dati Istat

martedì 26 giugno 2012

Consumi, arriva la débâcle di aprile. Male abbigliamento e calzature.

Consumi sempre più a picco. Lo documenta l’Istat che ad aprile rileva una flessione delle vendite al dettaglio dell’1,6% su base mensile e del 6,8% a distanza di un anno.
Una débâcle (purtroppo attesa) che è il riflesso di una situazione fortemente deteriorata sia in termini di potere d’acquisto delle famiglie che di aspettative. Affondano alimentari e non food, grande distribuzione e piccole superfici.

domenica 24 giugno 2012

In difficoltà l’export di scarpe brasiliane

Bilancio negativo per l’export di scarpe brasiliane nei primi 5 mesi del 2012. In base ai dati elaborati da Abicalcados, l’associazione industriale di categoria, le vendite all’estero hanno sperimento a volume una contrazione del 3% su base annua, scendendo a 47,7 milioni di paia. Ancora più pesante il riscontro in termini di fatturato, crollato di quasi il 20%,  a poco meno di 444 milioni di Us$ .