lunedì 30 gennaio 2012
Meno Cig nel 2011 per le imprese del comparto pelli e calzature
Le imprese del comparto pelli e calzature riducono del 35%, nel 2011, le ore di cassa integrazione, scese a 19,2 milioni. Segno che la crisi è superata? Forse. Sicuramente è un buon indicatore. Considerando che il calo è anche più accentuato rispetto al meno 20,8% rilevato dall’Inps per l’insieme delle realtà produttive italiane.
venerdì 27 gennaio 2012
Rincara del 18% nel 2011 il pellame grezzo
I prezzi delle pelli grezze in Italia sono aumentati, mediamente, del 18% nel corso del 2011, con punte del 21,4% per il vitello.
Nostre elaborazioni, basate sull’indice prezzi delle pelli grezze salate nazionali della Camera di commercio di Milano, segnalano comunque una progressiva attenuazione dei rincari in corso d’anno. Un fenomeno confermato da tendenziali di crescita dei prezzi passati dal 55,5% di gennaio (il confronto è con lo stesso mese del 2010) al 3,9% di novembre. A dicembre la variazione annua si è portata addirittura in territorio negativo, chiudendo a meno 0,2%.
Nostre elaborazioni, basate sull’indice prezzi delle pelli grezze salate nazionali della Camera di commercio di Milano, segnalano comunque una progressiva attenuazione dei rincari in corso d’anno. Un fenomeno confermato da tendenziali di crescita dei prezzi passati dal 55,5% di gennaio (il confronto è con lo stesso mese del 2010) al 3,9% di novembre. A dicembre la variazione annua si è portata addirittura in territorio negativo, chiudendo a meno 0,2%.
giovedì 26 gennaio 2012
L’Istat conferma calo vendite calzature e pelletteria (-1,9%)
Brutto dato quello delle vendite al dettaglio elaborato dall’Istat. Da gennaio a novembre 2011 - dice l’Istituto nazionale di statistica - il commercio fisso al dettaglio ha sperimentato un calo delle vendite dell’1% tondo su base annua. Un risultato che incorpora sia la dinamica dei prezzi che delle quantità. Il che equivale a stimare il calo a volume in un più robusto meno 3,5-4%, dato che l’inflazione si è arrampicata nel 2011 al 2,8% in media d’anno, dall’1,5% del 2010.
Nel dettaglio tengono gli alimentari, seppure con un frazionale 0,2% di crescita. Per l’insieme dei prodotti non-food, invece, l’indicatore segna una contrazione dell’1,5%.
Dall’analisi per distinti capitoli emerge il dato negativo di calzature e pelletteria, con le vendite retail che nella somma dei primi 11 mesi hanno ceduto l’1,9% su base annua. Male anche abbigliamento e pellicceria (-1,5% rispetto allo stesso periodo del 2010), anche se le maggiori erosioni di fatturato si registrano a carico di supporti magnetici e strumenti musicali, oltre che di elettrodomestici, radio, tv e registratori.
Nel dettaglio tengono gli alimentari, seppure con un frazionale 0,2% di crescita. Per l’insieme dei prodotti non-food, invece, l’indicatore segna una contrazione dell’1,5%.
Dall’analisi per distinti capitoli emerge il dato negativo di calzature e pelletteria, con le vendite retail che nella somma dei primi 11 mesi hanno ceduto l’1,9% su base annua. Male anche abbigliamento e pellicceria (-1,5% rispetto allo stesso periodo del 2010), anche se le maggiori erosioni di fatturato si registrano a carico di supporti magnetici e strumenti musicali, oltre che di elettrodomestici, radio, tv e registratori.
mercoledì 25 gennaio 2012
Il 2011 mette le ali al fatturato Tod’s
Vola il fatturato del Gruppo Tod’s. I dati preliminari di vendita del 2011 cifrano in 894 milioni di euro il giro d’affari della nota azienda marchigiana, importo che anno su anno è lievitato del 13,5%.
Quasi tre quarti del fatturato sono di pertinenza delle comparto merceologico calzaturiero, che viaggia a un ritmo ancora più accelerato rispetto alla dinamica generale del Gruppo, con un più 14,5% sul 2010.
Quasi tre quarti del fatturato sono di pertinenza delle comparto merceologico calzaturiero, che viaggia a un ritmo ancora più accelerato rispetto alla dinamica generale del Gruppo, con un più 14,5% sul 2010.
martedì 24 gennaio 2012
Numeri positivi per le imprese calzaturiere
Per il sistema calzaturiero italiano il biennio di crisi 2008-2009 è ormai un lontano ricordo. Il 2011, nel bilancio dei primi tre trimestri, restituisce un recupero sia della produzione, sia dei livelli occupazionali. Per numero di addetti i conteggi dell’Anci, l’Associazione degli industriali calzaturieri italiani, indicano una crescita annua dello 0,8%.
lunedì 23 gennaio 2012
Al Veneto il primato per l’export calzaturiero
Il primato in valore assoluto va al Veneto. Ma per ritmi di crescita è l’Emilia Romagna, nella Top-five regionale, ad archiviare la migliore performance.
Nella somma di tre trimestri l’export calzaturiero ha fatto segnare, nel 2011, una progressione per tutte le regioni a più alta concentrazione di imprese nel settore. Il Veneto, con quasi 1,8 miliardi di fatturato fuori dall’Italia, ha sperimentato una crescita del 9% rispetto al gennaio-settembre 2010. Ma l’Emilia Romagna, che è quinta in graduatoria per giro d’affari, ha marciato a un ritmo di oltre il 24%, portandosi a ridosso dei 444 milioni di euro.
Nella somma di tre trimestri l’export calzaturiero ha fatto segnare, nel 2011, una progressione per tutte le regioni a più alta concentrazione di imprese nel settore. Il Veneto, con quasi 1,8 miliardi di fatturato fuori dall’Italia, ha sperimentato una crescita del 9% rispetto al gennaio-settembre 2010. Ma l’Emilia Romagna, che è quinta in graduatoria per giro d’affari, ha marciato a un ritmo di oltre il 24%, portandosi a ridosso dei 444 milioni di euro.
giovedì 19 gennaio 2012
Pelli e calzature i più dinamici tra i prodotti del made in Italy
E’ il capitolo articoli in pelle e calzature a inanellare una delle migliori performance tra le diverse voci della bilancia commerciale italiana.
Lo certifica l’Istat, che nei primi 11 mesi del 2011 rileva, per questa categoria merceologica, una crescita del giro d’affari oltre confine del 16,7% su base annua, contro il più 12% scarso riscontrato per l’export italiano nel suo complesso.
Lo certifica l’Istat, che nei primi 11 mesi del 2011 rileva, per questa categoria merceologica, una crescita del giro d’affari oltre confine del 16,7% su base annua, contro il più 12% scarso riscontrato per l’export italiano nel suo complesso.
mercoledì 18 gennaio 2012
L’italian shoes sfida i mercati del Far East
Resta in rosso la bilancia calzaturiera relativa ai rapporti bilaterali tra Italia e Sud-Est asiatico. Ma il disavanzo si è ridotto nel 2011 di quasi il 40% su base annua.
Buon segno. Anzi un ottimo indicatore per le aziende del settore. E’ noto, infatti, che le tigri asiatiche, che includono grossi esportatori come Vietnam ed Indonesia, ma non la Cina, esportano più di quanto acquistano in Italia. Ma i dati dicono che il made in Italy sta guadagnando terreno anche nella regione a più alto potenziale competitivo.
Buon segno. Anzi un ottimo indicatore per le aziende del settore. E’ noto, infatti, che le tigri asiatiche, che includono grossi esportatori come Vietnam ed Indonesia, ma non la Cina, esportano più di quanto acquistano in Italia. Ma i dati dicono che il made in Italy sta guadagnando terreno anche nella regione a più alto potenziale competitivo.
martedì 17 gennaio 2012
Sfiora 186 milioni di paia l’export calzaturiero italiano
Gli Usa - rende noto oggi l’Anci (l’associazione degli industriali calzaturieri italiani) - è il terzo paese di destinazione per le calzature made in Italy, con oltre 516 milioni di euro e 9,2 milioni di paia nei primi nove mesi del 2011. Dopo il recupero sperimentato nel 2010 (del 24,8% in valore e del 13,3% in volume rispetto al 2009), anche i primi tre trimestri del 2011 hanno confermato la tendenza espansiva delle esportazioni sul mercato a stelle e strisce, seppure con una decelerazione del tasso di crescita, che ha portato l'incremento in valore al 14% e in volume al 3,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
lunedì 16 gennaio 2012
Calzature, inflazione all’1,4% nella media del 2011
Il 2011 è stato un anno “sobrio”, seppure in accelerazione rispetto al 2010, per i prezzi al consumo delle calzature. In media, basandosi sui trend storici dell’Istat, la crescita è stata dell’1,4%, contro il 2,8% dell’inflazione generale.
Una dinamica dimezzata, dunque, rispetto al caro-vita, ma più sostenuta se rapportata a quella del 2010, anno che per le calzature aveva decretato un aumento dei prezzi dello 0,9%.
Una dinamica dimezzata, dunque, rispetto al caro-vita, ma più sostenuta se rapportata a quella del 2010, anno che per le calzature aveva decretato un aumento dei prezzi dello 0,9%.
venerdì 13 gennaio 2012
Indagine Confeserecenti-Sgw, tagli alla spesa dall’83% degli italiani
Sale dal 69% del 2010 all’83% la quota dei consumatori italiani che ha dichiarato di aver ridotto le spese nel corso del 2011.
Lo rileva un sondaggio Confesercenti-Swg, da cui emerge, più in dettaglio, che i capitoli sui quali gli italiani hanno effettuato i maggiori tagli sono calzature e abbigliamento, arredamento e vacanze. Meno colpiti i comparti connotati invece da una maggiore rigidità della spesa, in primis alimentari e carburanti.
Lo rileva un sondaggio Confesercenti-Swg, da cui emerge, più in dettaglio, che i capitoli sui quali gli italiani hanno effettuato i maggiori tagli sono calzature e abbigliamento, arredamento e vacanze. Meno colpiti i comparti connotati invece da una maggiore rigidità della spesa, in primis alimentari e carburanti.
giovedì 12 gennaio 2012
Pelli grezze, mercato mantiene dinamica ribassista. Corre l’import (+24%)
Dicembre conferma il trend ribassista sui mercati del pellame. L’indice Prometeia delle commodity industriali segnala, per il comparto pelli, una contrazione dei prezzi dell’1,2% rispetto a novembre, solidale con l’andamento dei mesi precedenti.
In base all’indicatore elaborato dalla Camera di Commercio di Milano, aggiornato a novembre 2011, i prezzi del pellame grezzo sono scesi ai minimi da inizio 2011. L’indice è scivolato a quota 177,4 (base 2005=100), facendo segnare a distanza di un mese una contrazione del 2,8%, che segue il meno 3,6% di ottobre.
In base all’indicatore elaborato dalla Camera di Commercio di Milano, aggiornato a novembre 2011, i prezzi del pellame grezzo sono scesi ai minimi da inizio 2011. L’indice è scivolato a quota 177,4 (base 2005=100), facendo segnare a distanza di un mese una contrazione del 2,8%, che segue il meno 3,6% di ottobre.
mercoledì 11 gennaio 2012
Dietro front per l’import di scarpe made in China (-7%)
Ai dati negativi siamo ormai quasi assuefatti. Ma c’è sempre qualche numero che stempera i malumori. Uno di questi, sicuramente, è il meno 7% dell’import di scarpe made in China. Che in termini assoluti si traduce in un taglio di quasi 10 milioni di paia rispetto all’anno scorso. Il dato, bollinato dall’Istat, è riferito al periodo gennaio-settembre 2011 e quantifica in 130,7 milioni di paia (scarsi) l’import di calzature da Pechino, contro i 140,6 milioni dello stesso periodo del 2010.
Importazioni italiane di scarpe
Gen-set 2010 | Gen-set 2011 | Var. % | |
Mondo | 293.315.532 | 295.881.150 | 0,9% |
Ue-27 | 70.064.770 | 82.554.363 | 17,8% |
Extra-Ue | 223.250.762 | 213.326.787 | -4,4% |
Cina | 140.612.194 | 130.681.832 | -7,1% |
Romania | 21.586.339 | 24.616.903 | 14,0% |
Vietnam | 17.324.829 | 16.809.703 | -3,0% |
Belgio | 12.538.073 | 11.833.780 | -5,6% |
Indonesia | 9.920.300 | 9.900.540 | -0,2% |
Spagna | 8.120.220 | 9.812.246 | 20,8% |
Tunisia | 10.086.227 | 9.358.924 | -7,2% |
India | 9.200.372 | 8.984.093 | -2,4% |
Francia | 5.771.716 | 8.581.620 | 48,7% |
Paesi Bassi | 5.691.053 | 8.056.008 | 41,6% |
Germania | 3.794.289 | 3.773.591 | -0,5% |
Regno Unito | 1.728.684 | 1.876.554 | 8,6% |
Fonte: elaborazioni su dati Istat | |||
Unità di misura: paia |
martedì 10 gennaio 2012
Sistema moda paga prezzo crisi più alto. Atteso rilancio con stagione saldi.
Le evidenze statistiche confermano che, in Europa, sono le imprese del sistema moda a pagare il prezzo più salato di questa crisi, per lo meno in termini di vendite al dettaglio.
Anche l’Eurostat (come l’Istat in Italia) certifica nell’Eurozona una flessone, a ottobre 2011, del 4,1% su base annua. Oltre a tessili, abbigliamento e calzature (Tac), arretrano, seppure a tassi più contenuti, alimentari ed elettronica di largo consumo.
lunedì 9 gennaio 2012
Calzature, l’export compensa lo stop delle vendite sul mercato interno
L’export di calzature made in Italy non conosce crisi. E in tempi assai complessi per la tenuta delle vendite sui circuiti nazionali ci pensa l’estero a colmare il debito di ossigeno delle imprese.
Bilancia calzaturiera italiana
Anno | Import | Export | Saldo |
Gen-set 2010 | 2.983.614 | 5.204.837 | 2.221.223 |
Gen-set 2011 | 3.270.929 | 5.921.232 | 2.650.303 |
Var. % | 9,6% | 13,8% | 19,3% |
Fonte: elaborazioni su dati Istat | |||
Unità di misura: .000 di euro |
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