giovedì 27 settembre 2012

Dati Istat, in picchiata le importazioni di scarpe dal Far East

L’Asia? Perde vistosamente terreno sul mercato italiano. Cina in testa, che nei primi sei mesi di quest’anno ha riversato in Italia un quantitativo di scarpe inferiore del 15% ai livelli di un anno fa.
In tutto meno di 71 milioni di paia, ma erano oltre 83 milioni nel gennaio-giugno 2011. Segno che qualcosa sta cambiando anche per il Dragone, che dopo una feroce campagna di vendite sottocosto sta accusando adesso gli effetti di un cambiamento strutturale in Europa dei modelli di spesa imposto dalla crisi.

Si sgonfia l'import dal Dragone


Importazioni italiane di scarpe nel I semestre 2012

Paia I sem. 2011 I sem. 2012 Var. %
Mondo 192.455.674 166.535.560 -13,5%
Extra-Ue 140.521.319 114.321.366 -18,6%
Cina 83.361.132 70.787.463 -15,1%
Ue-27 51.934.355 52.214.194 0,5%
Romania 16.614.106 13.227.433 -20,4%
Belgio 7.389.433 8.580.277 16,1%
Vietnam 10.898.474 8.129.924 -25,4%
Spagna 6.408.223 6.988.441 9,1%
Francia 3.763.863 5.726.080 52,1%
Tunisia 6.846.113 5.623.510 -17,9%
Paesi Bassi 5.028.286 5.606.571 11,5%
Indonesia 6.984.968 5.070.519 -27,4%
India 5.907.979 3.987.604 -32,5%
Germania 2.609.006 2.527.793 -3,1%
Regno Unito 1.038.281 1.152.160 11,0%




Euro I sem. 2011 I sem. 2012 Var. %
Mondo 2.004.547.608 1.926.970.165 -3,9%
Extra-Ue 1.082.927.530 963.664.528 -11,0%
Ue-27 921.620.078 963.305.637 4,5%
Cina 409.942.013 399.476.523 -2,6%
Romania 226.551.770 205.076.781 -9,5%
Belgio 171.785.461 188.070.411 9,5%
Paesi Bassi 130.799.644 143.626.724 9,8%
Francia 91.056.409 117.770.390 29,3%
Spagna 93.476.285 106.475.990 13,9%
Vietnam 113.365.470 97.036.389 -14,4%
Tunisia 87.497.044 77.067.386 -11,9%
Indonesia 79.524.150 71.752.393 -9,8%
Albania 55.794.253 59.364.051 6,4%
India 76.637.659 54.845.933 -28,4%
Bosnia-Erzegovina 57.449.690 50.323.057 -12,4%
Germania 36.847.777 37.046.602 0,5%
Bulgaria 37.625.035 33.334.756 -11,4%
Regno Unito 30.362.399 32.110.669 5,8%
Serbia 21.271.506 20.420.030 -4,0%
Ungheria 27.323.727 19.744.045 -27,7%
Brasile 34.822.412 13.598.288 -60,9%
Macedonia 14.981.331 12.827.223 -14,4%
Slovacchia 9.917.941 8.762.048 -11,7%
Croazia 9.567.897 7.198.453 -24,8%




Fonte: Trend Calzaturiero su dati Istat

mercoledì 26 settembre 2012

Consumi, rimbalzo ad agosto secondo Cartasì. L’e-commerce esce dalla nicchia

Un agosto meno teso, senza impennate degli spread sui mercati finanziari e surriscaldato solo dalle temperature oltre le medie stagionali, ha lasciato il segno più sui consumi.
Un robusto 3,8% di crescita rispetto ad agosto 2011. Stiamo parlando degli acquisti effettuati con carta di credito e rilevati dal Barometro Cashless di Cartasì. Un buon anticipatore di quelle che sono poi le tendenze generali dei consumi, ovvero le dinamiche desunte dall’indice Istat delle vendite al dettaglio.

giovedì 20 settembre 2012

Nuovi modelli: come produrre in una società che cambia

La ripresa? Non ci sarà. O per lo meno non secondo le vecchie regole. La ragione è che stanno rapidamente cambiando i modelli di sviluppo. E con questi gli stili di vita e di consumo e gli stessi sistemi di misurazione del benessere.

mercoledì 19 settembre 2012

Crisi frena export di scarpe, ma fatturato continua a crescere

L’export arranca, ma il fatturato oltre confine continua a macinare progressi per il calzaturiero italiano. I dati, riferiti al primo semestre 2012, quantificano il giro d’affari legato all’export poco al di sotto dei 3,8 miliardi di euro, corrispondenti a un aumento del 4,9% rispetto alla prima metà del 2011. Il dato fisico restituisce però una battuta d’arresto, con le vendite all’estero (in tutto 113 milioni di paia) scese dell’8,9% su base annua.

Così l'export di calzature italiane nel I semestre 2012

Paia I sem. 2011 I sem. 2012 Var. %
Mondo 124.119.034 113.092.828 -8,9%
Ue-27 91.602.435 78.549.297 -14,2%
Extra Ue 32.516.599 34.543.531 6,2%
Francia 23.406.006 20.451.103 -12,6%
Germania 20.350.940 16.987.316 -16,5%
Regno Unito 8.618.331 7.919.419 -8,1%
Stati Uniti 6.281.880 6.477.292 3,1%
Svizzera 5.986.541 6.028.628 0,7%
Spagna 6.466.159 5.580.935 -13,7%
Paesi Bassi 6.140.087 4.809.809 -21,7%
Belgio 4.689.413 4.173.662 -11,0%
Russia 3.512.780 3.683.559 4,9%
Grecia 3.334.710 2.657.968 -20,3%
Austria 3.407.697 2.603.660 -23,6%
Giappone 1.655.961 1.834.388 10,8%
Romania 2.123.046 1.641.087 -22,7%
Cina 473.399 710.061 50,0%
Tunisia 168.384 104.545 -37,9%
.000 di € I sem. 2011 I sem. 2012 Var. %
Mondo 3.584.324 3.761.176 4,9%
Ue-27 2.128.038 2.042.024 -4,0%
Extra Ue 1.456.286 1.719.152 18,1%
Francia 581.572 586.961 0,9%
Germania 465.812 429.865 -7,7%
Stati Uniti 327.274 365.608 11,7%
Svizzera 260.896 316.765 21,4%
Russia 244.049 281.222 15,2%
Regno Unito 211.546 219.473 3,7%
Belgio 147.651 149.345 1,1%
Paesi Bassi 145.848 133.188 -8,7%
Spagna 147.736 131.262 -11,2%
Hong Kong 80.966 111.961 38,3%
Giappone 90.265 106.084 17,5%
Austria 87.226 78.827 -9,6%
Grecia 59.891 41.417 -30,8%
Emirati Arabi Uniti 37.165 41.156 10,7%
Ucraina 37.893 40.190 6,1%
Polonia 45.938 39.819 -13,3%
Canada 36.148 35.652 -1,4%
Turchia 25.101 30.669 22,2%
Danimarca 26.228 23.736 -9,5%




Fonte: Trend Calzaturiero su dati Istat

lunedì 17 settembre 2012

Pelli grezze, agosto caldo sui mercati internazionali

Le lancette dei prezzi del pellame grezzo puntano ancora al rialzo nel mese di agosto. Le ultime evidenze sulla piazza Usa di Chicago indicano per l’Heavy native steers oltre 53 lbs, benchmark del mercato americano, un livello di 86 centesimi di dollaro per libbra, Fob shipping point, massimo da luglio 2011. In un mese il listino ha inanellato un progresso del 2,4%, mentre su agosto 2011 il differenziale (sempre positivo) è di circa un punto percentuale.

lunedì 10 settembre 2012

A picco Pil e consumi. A ottobre possibili tagli agli incentivi alle imprese e tax expenditure

Il Pil arretra. Perde, nel secondo trimestre 2012, il 2,6% a distanza di un anno. In termini nominali sono 6 miliardi abbondanti di ricchezza nazionale andati in fumo in soli dodici mesi. Ma la perdita supera i 9 miliardi se calcolata al netto dell’inflazione.

venerdì 7 settembre 2012

Casi aziendali: Right Shoes, così l’e-commerce “prende piede”

Un tasso di reso troppo elevato: si calcola tra il 35 e il 45 per cento. Correlato all’impossibilità di stabilire con certezza  la misura delle scarpe negli acquisti on line. Un fattore, questo, che sta di fatto comportando un freno allo sviluppo dell’e-commerce nel comparto calzaturiero.