mercoledì 26 settembre 2012

Consumi, rimbalzo ad agosto secondo Cartasì. L’e-commerce esce dalla nicchia

Un agosto meno teso, senza impennate degli spread sui mercati finanziari e surriscaldato solo dalle temperature oltre le medie stagionali, ha lasciato il segno più sui consumi.
Un robusto 3,8% di crescita rispetto ad agosto 2011. Stiamo parlando degli acquisti effettuati con carta di credito e rilevati dal Barometro Cashless di Cartasì. Un buon anticipatore di quelle che sono poi le tendenze generali dei consumi, ovvero le dinamiche desunte dall’indice Istat delle vendite al dettaglio.
Indice che a luglio (l’Istituto nazionale di statistica ha reso noti i dati proprio oggi) ha sperimentato una contrazione mensile dello 0,2%, rubricando un meno 3,2% su base annua.
Torniamo alle carte di credito e vediamo come è andato il comparto abbigliamento e calzature. Ebbene agosto ha fatto emergere un’ulteriore attenuazione della dinamica negativa. I dati dicono che il mese scorso il segmento ha ceduto appena l’1,6% sulla distanza di un anno, concentrando il 9,3% degli acquisti complessivamente effettuati con carta di credito (6,6 miliardi di euro). Da segnalare che ad agosto l’e-commerce è tornato a spingere sul pedale dell’acceleratore, con un +16,8% tendenziale che non si vedeva da marzo. Interessanti i contributi anche dei comparti minori (almeno per l’on line) come moda e alimentari.
C’è da stare più allegri? La fase è quella che è: debole e faticosa sotto tutti i punti di vista. Va detto tuttavia che le condizioni più stabili dei mercati finanziari (dureranno?) hanno evidentemente influito in maniera positiva sulla fiducia dei consumatori, liberando qualche risorsa in più da destinare ai consumi.
Certo, il dato odierno dell’Istat genera ancora forti perplessità. Con calzature e articoli in cuoio che arretrano del 4,2% sul luglio 2011 e del 3% nel cumulato dei primi sette mesi dell’anno non c’è da stare tranquilli. Ma il meno 3,2% di luglio per i consumi in generale seppure pesante, non è il dato peggiore. Basti ricordare che ad aprile l’indicatore dell’Istat aveva segnalato una contrazione del 6,8% anno su anno.
Sull’e-commerce non c’è dubbio che il contributo potrà essere sempre maggiore; e vale anche per il comparto calzaturiero.  Considerando che proprio il commercio elettronico - spiega ancora Cartasì - vede oggi come realtà emergente la presenza dell’industria monoprodotto e monomarca che grazie all’on line ha trovato una via di sbocco di conclamato successo.

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